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Newsletter n.1 Anno 2023
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ben trovata e ben trovato.
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In questo primo mese dell'anno, ci siamo concentrati sulla progettazione di molte Novità che presto ti racconteremo.
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Ecco cosa trovi in questa Newsletter !
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- Un articolo di Michela Vitali che parla di rischio, paura e fiducia.
- Un articolo di Marco Guzzini che parla di cura della rabbia.
- Un articolo dedicato ad una nostra recente esperienza di Facilitazione della Relazione Consapevole in azienda.
- Sono pronti i canali Telegram e YouTube dove raccontiamo, con le nostre voci e i nostri volti, il mondo della Relazione Consapevole: Iscriviti (oggi anche su Spotify)
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Dal rischio Impari dal pericolo ti difendi
( di Michela Vitali - Counselor - Life & Business Coach, Istruttore Mindfulness )
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Nella mia professione di Counselor e Coach incontro spesso persone che di trovano ferme davanti a un bivio.
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Il lavoro di osservazione che invito a fare è doppio:
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Parto dicendo che per indole e per scelta, sia nella vita personale che lavorativa,
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non adotto un approccio spericolato, lo evito tutte le volte che posso, soprattutto quando so di non poterne sostenere le conseguenze.
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Ho invece sviluppato familiarità con il rischio per il quale nutro grande rispetto e con cui mantengo un buon equilibrio.
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Del rischio credo si possa diventare complici, per creare e per esplorare la vita con curiosità.Questo è quello che trasmetto nella professione: andare oltre alla dualità del giusto e sbagliato assoluti, per entrare intimamente in connessione con la propria realtà.
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Come puoi vivere con equilibrio il rischio?
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La fiducia in te stessa, in te stesso e dunque nella vita.
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La fiducia chiede di avere un
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𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐞, 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐞.
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è auspicabile ma non necessario,
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le fondamenta su cui appoggiare la tua vita sono interne.
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La fiducia salda è nutrita continuamente di presenza, centratura e non distrazione. La fiducia salda permette di relazionarsi col rischio succeda quel che succeda
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perché dal rischio impari
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facendo nuda e diretta esperienza della vita senza manipolazione della mente,
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osservare i successi e studiarli,
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osservare le sconfitte e studiarle.
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Analizzare i fatti e decidere la direzione compiendo sempre scelte rispettose e coerenti con il tuo scopo.E così si abita la vita e così si costruisce fiducia.
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La filosofia buddhista afferma che in una mente-cuore senza 𝒔𝒂𝒅𝒅𝒉𝒂 (fiducia) non può esserci 𝑺𝒂𝒕𝒊:ossia senza fiducia non può esserci vera consapevolezza.
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Lascia risuonare queste parole quando ti fermi:
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"Qualcosa di insondabile dentro di me avverto.
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Per quanto tumultuose siano le onde di gioia o di dolorenon possono raggiungerlo."
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Prendersi cura della rabbia
(Di Marco Guzzini - Facilitatore, Counselor e Ingegnere)
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La rabbia, è una delle emozioni che molto spesso definiscono il colore e le frequenze di molte interazioni al lavoro.
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Sia essa silenziosa o urlata.
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Posso accompagnare te o il tuo gruppo a prendersene cura nella relazione (con sè e con l’altro).
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Anche per la più (apparentemente) paziente e calma delle persone, penso sia una esperienza piuttosto frequente e quotidiana quella di incontrare tutte le sensazioni e le emozioni legate alla avversione (rabbia, rancore, disgusto, fastidio, odio, malevolenza, nervosismo, impazienza …)
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Grandi o piccole che siano, queste emozioni attraversano liberamente la nostra giornata attivate dalle nostre esperienze e dal nostro sistema di percezione ed interpretazione di ciò che accade.
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Beh, si tratta di un processo molto naturale e funzionale per come è fatto il nostro cervello e il nostro sistema di sensi: cerchiamo di allontanare ciò che non ci piace e cerchiamo di trattenere ciò che ci piace. E ognuno lo fa con i mezzi che meglio conosce e con le emozioni proprie.
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La non straordinarietà di ciò che avviene, non va però confusa con la impressione che sia impossibile prenderci cura delle nostre emozioni quando ci accorgiamo che queste generano grande disagio a noi o agli altri.
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Si può lavorare molto sul queste emozioni ad esempio con processi di consapevolezza che arrivano dalla filosofia e psicologia buddista. (Deep mindfulness)
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Il disagio a contatto con l’avversione può essere rilevante qualunque sia la strategia che scegliamo per occuparci della rabbia se non è cosciente: cercare di reprimerla, nasconderla fingendo di essere calmi, facendola esplodere a scapito degli altri, coprendola e logorando lentamente i rapporti con tensioni sotterranee non affrontate …
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La prima vittima di una rabbia non accolta siamo noi stessi, nelle nostre sensazioni di disagio e nel lento consumarsi di energie preziose.
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La rabbia è importante e non è “sbagliata”, ci appartiene come esseri umani: quello che possiamo fare è evitare di venire sequestrati da questa emozione fino a non essere più nelle condizioni di scegliere con saggezza quali azioni sono più efficaci.
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In un percorso sulla rabbia si parte proprio dalla consapevolezza: 👉Osservando la Rabbia 👉Comprendendo i bisogni e le sofferenze che ci sono dietro 👉Scegliendo le azioni che sono di maggiore beneficio per noi stessi e per gli altri 👉 Prendendosi la responsabilità alle nostre emozioni 👉Decidendo di allenarsi a essere presenti al sorgere e mutare delle emozioni
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Conosco molto bene la rabbia in me ed è un tema sul quale lavoro da molti anni , è un lavoro graduale di comprensione continua che non passa per la negazione ma per una accoglienza che rende più chiara la possibilità di scegliere responsabilmente cosa fare quando la rabbia, comunque, arriva.
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Come te la cavi con la rabbia ?
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Cosa significa facilitare ?
Facilitare la Relazione Consapevole nelle aziende significa:
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👉 mettere le persone nelle condizioni di praticare la consapevolezza e il contatto con sé, con i propri schemi, automatismi, pregiudizi, paure, bisogni ecc...
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👉 portare strumenti di lavoro (li chiamiamo mezzi abili ma cambia poco) e rendere le persone co-costruittrici e manutentrici del sistema relazionale interno
👉 utilizzare poche slide, proporre poche teorie, somministrare poche nozioni e preferire momenti di esperienza, confronto e dialogo attraverso esercizi di teatro d'improvvisazione, la simbologia, le carte ecc...
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👉 portare la pratica della consapevolezza attraverso esercizi di mindfulness
👉 lavorare sulla comunicazione con sé e con gli altri attraverso il modello della Comunicazione Non Violenta e insegnando a scrivere in modo professionale ed empatico
👉 portare il faro sull'interdipendenza (ovvero la relazione tra le persone e i fenomeni) e sull'impermanenza per non perdere mai il contatto con la realtà e con il cambiamento continuo
👉 praticare l'ascolto attivo come primo, fondamentale gesto comunicativo e relazionale
Facciamo questo perché le aziende hanno compreso che il sistema relazionale interno è un bagaglio che va coltivato, curato e aggiornato nelle sue competenze continuamente.
Lo facciamo con entusiasmo ed energia
#RelazioneConsapevole #Facilitazione
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